Comincia con i 3 punti l’avventura della lazio e di Maurizio Sarri in campionato se pur con qualche difficoltà; nonostante un avvio brillante la Lazio va infatti sotto grazie ad un buon contropiede orchestrato dell’Empoli con la cooperazione della difesa laziale che , nel temporeggiare troppo, senza aggredire il portatore di palla, permette agli attaccanti empolesi, bravi a sfruttare gli spazi, di mandare in rete l’esordiente Bandinelli. Dopo soli due minuti arriva però il pareggio biancoceleste siglato di testa da uno strepitoso Milinkovic, bravo ad anticipare il portiere alla fine di uno schema da calcio d’angolo, in cui è fondamentale la cooperazione di Felipe Anderson che prima scambia al limite dell’area con Pedro e poi mette un cross che il serbo deve solo mettere in rete. Al 31’ del primo tempo c’è il sorpasso, dopo un uno-due nello stretto Lazzari riesce a battere per la seconda volta la difesa empolese, regalando a Milinkovic la gioia dell’assist

dopo quella del goal. A cinque minuti dalla fine del primo tempo arriva anche il terzo goal, il portiere empolese Vicario travolge Acerbi in uscita e il signor Sozza di Seregno non ha dubbi nell’assegnare un rigore che il solito Ciro Immobile realizza. Nel secondo tempo i ritmi calano, la Lazio è brava a tenere le redini del gioco, pur prendendosi qualche rischio sulle uscite palla al piede dell’Empoli che, tra le altre cose, colpisce anche una traversa e si vede ribattere sulla linea di porta un tiro a botta sicura.

La partita ci lascia diversi spunti su quella che al momento è la Lazio di Sarri, una squadra con grandi potenzialità che sta lentamente adattandosi ai nuovi dettami tattici, come il diverso adattamento dei difensori e degli esterni nei loro nuovi ruoli, vedesi Lazzari. A centrocampo il pallone gira bene, è però necessario che il mercato porti un sostituto di livello per Leiva, che con il nuovo schema si trova ancora più sacrificato di prima e soffre sul lungo periodo. Miglior giocatore di giornata Milinkovic-Savic, nomine speciali dovute anche per Pedro, solo i crampi riescono a fermalo, e per il giovane Raúl Moro, entrato con personalità e talento